Carroarmato Vol. 1

by Brambillas

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1.
Guerriera 02:58
Notte scura, Notte senza la sera, Notte impotente, Notte guerriera, Che un figlio cieco hai partorito in povertà Senza nemmeno copulare. Scevra dai grossi impegni di famiglia senza i quali In tutta calma puoi operare. E ti giuro che non riesco a dirmelo Se solo alzi un poco il tiro. E non ci credere se cambierò È solo un altra alternativa alla mia stasi. Ti pago per morire. C'è un modo per morire. Non mi dare del tu che sono occupato, Non vedi che sto lavorando? Non vedi che non riesco più nemmeno sotto ipnosi A dare un senso al mio domani? E ti giuro che non riesco a dirmelo Se solo alzi un poco il tiro. E non ti credere che cambierò, È solo un altra alternativa alla mia stasi. Ti pago per morire. Quelle come te non sono mai scontate, chiedono il primo ma è celato da contorno. Tornano all'ordine mostrando belle gambe, Pretendono gravitazione tutto intorno, Guerriera.
2.
Batte il tamburo al ritmo del cuore Batte e ribatte più forte, è dentro di noi! È dentro alle teste, le braccia, le facce e le gambe E poi batte il martello sui chiodi di ferro Batte e scintille si alzano in cielo E anche noi cantiamo, viviamo e vibriamo In un motto browniano evvai. Ballano i bimbi e non sentono fame Ballano i bimbi abbracciati e cantano e poi Si buttano a terra e ridono E poi si rialzano Ridono i bimbi nel gioco, Continuano a ridere finché ad un tratto arriva lo stop, È la campanella che dice che non c'è più scuola e poi Tanti bravi bambini fanno la fila dentro ai giardini La fata arriva e porta la felicità. Ha i capelli turchini e bei regalini ai bravi bambini regalerà. Tanti bravi bambini fanno la fila dentro ai giardini La fata arriva e porta la felicità. Ha i capelli turchini e bei regalini ai bravi bambini regalerà. Tornano i bimbi a sentire il tamburo Che batte anche meglio di come si ricordano Vedere la fata colora di buono la vita Ma uno fra i bimbi ad un tratto si ferma E pensa alla fata turchina: "Chissà cosa fa?" Chissà se durante la scuola non si sente sola un po’. Tanti bravi bambini fanno la fila dentro ai giardini la fata Arriva e porta la felicità. Ha i capelli turchini e bei regalini ai bravi bambini regalerà. Tanti bravi bambini fanno la fila dentro ai giardini la fata Arriva e porta la felicità. Ha i capelli turchini e bei regalini ai bravi bambini regalerà.
3.
Sento dei passi lenti avvicinarsi e aspetto, e tengo stretto ciò che ho dentro Fermo da ore in questa stanza vuota di persone, rifletto. Il tempo non è mai passato così lento, scandito dal suono irregolare delle gocce appena percepibili in questo ovattato silenzio. Sibila, stride nervosa la mandibola, vibra silente l'ugola e la mia mente scivola Sibila, stride nervosa la mandibola, vibra silente l'ugola e la mia mente scivola I passi, sono proprio dietro l'angolo, due voce che percepisco con fatica, Termini tecnici che ancora non ho fatto miei descrivono precisi Il ferro, che entrerà nel dominio della carne Per estirpare la radice del male in un glorioso e chirurgico amplesso. Mi affascina la commistione uomo/macchina, Complicazione estetica, disarmonia sinfonica. Mi affascina la commistione uomo/macchina, Complicazione estetica, disarmonia sinfonica. Lunga è la notte, può essere davvero lunga, La notte a volte è lunga la notte, Può essere davvero lunga, la notte, a volte. Sibila, stride nervosa la mandibola, Vibra silente l'ugola e la mia mente scivola. Mi affascina la commistione uomo/macchina, Complicazione estetica, disarmonia sinfonica.
4.
Buio nel vetro, non posso guardare,
Mani come occhi
Con l'impressione che forse è normale
La cognizione che non ho di me
E mi conosco per quello che posso,
E mi conosco attraverso di te.
Non presto caso al mio essere mostro,
Per quel che vale sono uguale a te
Lo stesso criterio
Qual è la forma, che cosa è normale?
Senza un riflesso non so valutare,
Tutti una faccia ed è meglio così
E mi conosco per quanto ho supposto,
E quanto fingo non lo scoprirò.
Non presto caso al mio essere mostro
Per quel che vale una faccia non ho.
5.
Gas troppo densi e attratti verso il proprio centro, Che sugellano il rapporto tra una massa e la sua stessa gravità, Tale da impedire fughe di ogni sorta, fosse tempo, luce o spazio, In un trionfo statico di vuoto. Un'entropia talmente scissa dall'esterno Che nemmeno l'orizzonte degli eventi può darne un idea, Con buona pace di idealisti come Beckenstein, Che hanno ragione, ma è solo un colpo di culo. Posso solo teorizzare la poesia di un equazione, Posto il vincolo silente che è un prodotto della mente, Formulando delle tesi, attenendomi alle fasi Di progresso conseguito pur se solo teorizzato. E nonostante il mio ateismo di facciata son costretto ad accettare Che ci possa essere dietro solo un dio A far da impresa, da agenzia, da manovale, a dare un peso ad ogni singolo elettrone, A costruire al posto mio. A professare ciò che noi abbiamo teorizzato, a far partite con "Sim City" Adoperando il più potente dei PC, e dimostrando come poco spesso accade Che il binomio scienza/fede non è solo luce per un cieco. Posso solo teorizzare la poesia di un equazione, Posto il vincolo silente che è un prodotto della mente, Formulando delle tesi, attenendomi alle fasi Di progresso conseguito pur se solo teorizzato.
6.
Ho ammiccato ad un destino che stamane mi guardava Chiuso nell'armadio indossando la camicia buona Con lo sguardo torvo ed il sorriso di chi già sapeva Che quest'entusiasmo era solo un deja-vu E fuggire sarà vano, l'unica è restare chiuso Sotto le lenzuola posso almeno soffocare. Prima che l'inverno arrivi ho pensato di scappare, Fuori è quasi agosto e continua a nevicare. Sento dei lamenti ma è soltanto la mia voce Che vi supplica di andare tutti via. Forse non è questo ciò che avevo immaginato Ma vi giuro che la colpa non è mia. E prima che questo agosto torni a nevicare Faccio con dei fiori morti tanti mazzi. Lesto poi li pongo sulla testa di ogni uomo Perchè so che adesso siamo tutti pazzi. Uno per la figa. Due per il danaro. Tre per un vestito che mi esalti il punto vita. Quattro un comunista che lavora in banca e mi suona strano. Cinque il mio futuro chiuso in quella banca come un capitale. Sei è un'altalena sopra uno strapiombo, molto spiritoso. Sette è quella festa, non sono invitato, Forse quella festa non c'è più.
7.
Mi alzo la mattina col sapore di mentolo in bocca
Indosso una divisa e qualche allocco sempre abbocca
Sotto ho più cavalli di un maneggio e zero sangue blu
Vendo l'entusiasmo 80 al grammo o poco più.
Vado a far panini e a mia madre le sembra normale
Che 8000 al mese al mc donald's sia la base
Chiedimi un hamburger e specifica che sia pepato
Vedrai che menù di lusso, caro e impolverato.
Sono Nino l'ex ciccione, figlio del barbiere,
Smisi di studiare, dimmi se conviene.
Strani appuntamenti fissi coi clienti a cui vendo dei sorrisi senza denti.
Tutto andava liscio ma un bel giorno il gioco si è rotto
Forse in quella spiaggia eravamo in troppi a vender cocco
E l'ordinazione un po' sospetta di due tizi ieri mi condusse al volo in bocca dei carabinieri.
Schede, documenti, neanche il tempo di pensare
Che di quel sistema tutto ero tranne che la base
Ma il sorriso un po' beffardo di quel maresciallo 
Che mi disse: “Guarda, io so tutto, è solo che non parlo”.
Sono Nino, l'ex ciccione, figlio del barbiere,
Mi ha incastrato un altro ma mi ha fatto bene,
Dei menù speciali per quelle divise, tutto bene da che sbirro mi sorrise E nessun problema, niente più controlli, nessun tizio strano che reclami i soldi
Ed a valutare questi miei bagordi è come giudicare un film di Alberto Sordi.
8.
Machiavelli 02:14
Ti guardo negli occhi con aria distaccata Ti parlo e non ti parlo per tutta la serata Ti lascio il mio numero non si può mai sapere Ho a casa delle idee che vorrei farti vedere
Ti spiego nel dettaglio tutto quello a cui ho pensato Ti tolgo da ogni affanno: più in là io non ci vado Mi alzo all'improvviso per prendere da bere Ho molto a cui pensare non mi posso trattenere
Questo è un piano che non fa una piega Machiavelli a me mi fa una sega.
Ti invito a quella mostra che so che ti piaceva Ho registrato tutto quel che hai detto l'altra sera Intanto ho letto tutto ciò che c'era da sapere Son pieno d'interessi come puoi vedere. Fissiam l'appuntamento per il tardo pomeriggio Per vincere l'attesa vado al bar per un appoggio Mi incastro a parlare con i primi due rumeni La mostra un'altra volta oggi dai carabinieri.
9.
Quanto disagio, ma come stommale Questa società io la mando a cagare Mi buco la pelle, mi rado le ascelle Mi tatuo, fuck you, la anima è ribelle Le scarpe che indosso son mie, le ho guadagnate! Servendo la birra, facendo la commessa in centro! Gli sbirri bastardi e l'autorità Mi van tutti contro, anche il mio papà Perchè mi distinguo, non son come loro Mi esalto di brutto quando ascolto "Aca toro" Le scarpe che indosso son mie, le ho guadagnate! Servendo la birra, facendo la commessa in centro! Non va bene niente di quello che ho intorno Tra chi se la tira e chi è un fasullo Ascoltano gruppi che io già conoscevo E poi vanno in giro a fare gli emo Le scarpe che indosso son mie, le ho guadagnate! Servendo la birra, facendo la commessa in centro!

credits

released October 13, 2013

Prodotto, registrato e distribuito da KillerDogz Productions (2013)
Artwork concept e layout di Minocci Art
Foto copertina e foto live di Leegee PH

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Brambillas Milan, Italy

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